Torna l’estate e con la bella stagione, tornano anche le preoccupazioni nel lasciare la propria casa vuota, nel week end o per periodi di assenza più lunghi. Nonostante il numero di reati sia complessivamente calato nel tempo, le statistiche dei rapporti annuali confermano che tra gli episodi più diffusi ci siano i furti ad aziende e abitazioni.
Fatti criminali che, seppur concentrati prevalentemente nei grandi centri urbani come Torino, Milano, Roma e Napoli costituiscono una grave preoccupazione per tutti anche in zone meno soggette al fenomeno ma dove case isolate e piccoli centri, accrescono la preoccupazione e il senso di insicurezza.
Dal 2008 al 2018, infatti le rapine sono passate da 45.857 a 28.612, registrando un -37,6 % mentre i furti sono scesi da quasi 1,4 milioni a meno di 1,2 milioni per un -13,9 %. Numeri, importanti, che comunque amplificano il senso di incertezza dei cittadini e delle imprese, in particolare in periodi di abbandono prolungato delle proprie routine a causa delle vacanze estive.
Di recente le cronache hanno inoltre raccontato episodi di furti in acrobazia, anche a piani molto alti, come nel caso di Milano e Torino ; una pratica spregiudicata che rende anche gli ultimi piani e quindi i tetti, meno sicuri.
Ecco quindi che le finestre Velux e i lucernari, posizionati sui soffitti delle mansarde e tipicamente meno protette dei piani bassi, dove le inferriate sono d’obbligo, diventano oggetto di progetti dedicati alla loro protezione. Sono infatti oltre il 92% gli Italiani che adottano strategie di difesa per la propria casa ,con soluzioni come la porta blindata, che protegge oltre 30 milioni di case, i sistemi di allarme, di cui sono dotati 1 cittadino su 2, o le inferriate adottate da oltre il 33 % dei cittadini residenti ai piani bassi o in case isolate, senza parlare della protezione offerta dagli oltre 60.000 addetti alla sicurezza delle società di vigilanza di cui anche La Patria fa parte.
Per difendere i piani alti, sono quindi necessarie strategie nuove, legate a soluzioni tecnologiche più evolute del classico allarme o dei sistemi di video sorveglianza, pure indispensabili per svolgere una prima funzione di barriera. Si tratta infatti di punti d’accesso dove le classiche tecnologie volumetriche, essendo a ridosso del tetto, non possono essere fissate correttamente, imponendo invece l’applicazione di sensori con Doppia Tecnologia “urti + contatto magnetico”, che vengono posizionati direttamente sull’infisso o il velux.
Si tratta di sensori con un’estetica in tutto simile a dei normali contatti magnetici, che, fissati sulla struttura che devono proteggere, reagiscono a una serie di situazioni tipiche nei tentativi di effrazione a questo tipo di infissi, cioè le forzature, i colpi e le aperture non previste.
Rilevazione urti, forzatura dell’infisso, effrazioni e rotture vengono infatti rilevate attraverso un sensore inerziale piezoelettrico interno. La tecnologia magnetica, inoltre, permette di individuare l’avvenuta apertura dell’infisso, rilevando l’interruzione del contatto. Il sensore è infatti composto da due parti: quella che ha a bordo la tecnologia di rilevazione urti, applicata sulla parte mobile dell’infisso, e la seconda, fissata sullo stipite, che è la parte fissa del velux o del lucernario. Si tratta di sensori che proteggono la casa ma anche le persone poiché possono essere attivati restando all’interno dell’abitazione.
Come avviene per gli spazi aperti e i giardini, i sensori applicati a porte e finestre sono pronti a scattare al primo tentativo di effrazione, avvertendo la Centrale Operativa, attiva 24 ore al giorno 7 giorni su 7, per un intervento tempestivo delle gpg sempre operative e distribuite sul territorio per facilitare il raggiungimento delle situazioni di crisi.
Affidarsi a professionisti, esperti sia nella fase di progettazione del proprio impianto che di protezione attiva, in caso di necessità, è il primo passo essenziale per la propria sicurezza quotidiana e per non trovare spiacevoli sorprese al ritorno dalle vacanze, a casa o al lavoro.