Nessuna autorizzazione è necessaria per l’installazione di telecamere di sorveglianza a uso privato. Lo ha deciso l’Autorità Garante, confermando in questo modo l’interpretazione normativa prevalente.
Unico vincolo quello che le telecamere in questione riprendano e registrino solo spazi privati e non luoghi pubblici o altre abitazioni.
Si tratta di un’importante conferma che consente una totale libertà di adottare impianti di sicurezza e tutela dei propri beni.
Questo particolare sistema di sorveglianza prevede l’installazione di videocamere in punti strategici della proprietà in modo da monitorare gli spazi interni ed esterni, verificare i tentativi di intrusione, registrare ogni movimento sospetto.
Ecco perché riconoscere la possibilità di installare gli impianti privati senza autorizzazioni significa investire in sicurezza.
Come detto, l’unico vincolo a tale libertà pressoché totale è quello definito dal perimetro di registrazione. Occorre limitarlo allo spazio strettamente privato: è infatti severamente vietato riprendere spazi pubblici, quali strade, parchi o a maggior ragione altri immobili in cui individui escono ed entrano.
Importante precisare come quando si parli di “autorizzazione” ci si riferisca anche ad eventuali autorizzazioni condominiali. Il valore della norma riconosciuta dal Garante riguarda infatti anche i condomini: nessuna assemblea ha la possibilità di limitare l’esercizio di un diritto privato riconosciuto.
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